Prevenzione del cancro al colon
La diagnosi precoce di cancro al colon è fondamentale
Il termine cancro al colon comprende i tumori dell’intestino crasso (carcinoma del colon) e del retto (carcinoma del retto). In gergo tecnico vengono chiamati carcinomi del colon-retto. Il cancro al colon è la terza forma di cancro più diffusa tra gli uomini, la seconda tra le donne. Ogni anno, questo tumore a crescita rapida colpisce circa 4000 persone, che equivale al 10% dei malati di cancro. Il cancro al colon interessa soprattutto le persone più anziane, il cui rischio di contrarre questo tipo di cancro risulta particolarmente elevato. Ma niente paura: prima viene diagnosticato un cancro al colon, maggiori sono le probabilità di guarigione.
Allarme intestino
Il cancro al colon rimane per molto tempo asintomatico. I seguenti disturbi possono indicare la presenza di un cancro al colon:
- Sangue nelle feci
- Problemi ad andare di corpo (stimolo impellente accompagnato da evacuazioni incomplete)
- Alterazione delle abitudini intestinali, p.es. passaggio inspiegabile da stitichezza a diarrea, stimolo frequente ad andare di corpo, feci sottili, filiformi.
- Dolori addominali ricorrenti
- Perdita di peso involontaria, meteorismo
L’intestino è un organo particolarmente complesso, che reagisce agli stati d’animo, all’assunzione di cibo e al movimento, di conseguenza i sintomi elencati possono indicare la presenza anche di altre malattie intestinali. Fate chiarezza e consultate il vostro farmacista Sun Store per saperne di più.
Sintomi simili: intestino irritabile
Dalla diarrea alla stitichezza, sensazione di evacuazione incompleta, gonfiore addominale e stanchezza: se in un anno questi sintomi si manifestano per un periodo di 3 mesi ed è stato appurato che non si tratta di un’infiammazione o di un cancro, allora ci troviamo di fronte ad una delle patologie gastrointestinali più comuni: l’intestino irritabile. In Svizzera, colpisce una persona su dieci, le donne con un’incidenza doppia rispetto agli uomini. Per una diagnosi sicura di intestino irritabile bisogna sottoporsi ad analisi del sangue o dell’urina. Una malattia di per sé innocua, che diminuisce però nettamente le prestazioni e la qualità di vita delle persone interessate.
Le cause del cancro al colon
Come nasce un cancro al colon non è del tutto chiaro. Certo è che laddove le cellule della mucosa intestinale si moltiplicano a dismisura e senza controllo si sviluppa un tumore. Principalmente si manifesta nell’intestino crasso. Circa il 90% delle malattie tumorali maligne dell’intestino nasce dalla degenerazione di polipi intestinali benigni -escrescenze della mucosa intestinale dalla forma simile a dei funghi – che continuano a crescere e le cui cellule mutano diventando cancerogene. Al contrario sono assolutamente innocui i diverticoli intestinali, che sono delle semplici estroflessioni della mucosa intestinale.
Il cancro al colon non nasce da un unico evento dannoso. In un breve lasso di tempo, l’intestino è in grado di sostituire milioni di cellule; una rigenerazione cellulare molto sensibile alle alterazioni, infatti i polipi nascono proprio dalla produzione eccessiva di cellule. Spesso ci vogliono decine di anni prima di raggiungere la quantità critica di mutazioni genetiche - ecco perché con l’avanzare dell’età aumenta anche il rischio di cancro.
I polipi degenerati (cellule tumorali) si sviluppano in maniera molto aggressiva nei tessuti circostanti. Attraverso la circolazione sanguigna e linfatica si diffondono in tutto il corpo e creano metastasi.
Come mai lo screening del cancro al colon è così importante?
Ogni anno circa 1.700 persone in Svizzera muoiono di cancro al colon. Un numero elevatissimo! Solo i tumori alla prostata, ai polmoni e al seno mietono più vittime. La buona notizia? Chi riconosce precocemente il tumore al colon, ha buone possibilità di guarigione. Le statistiche non mentono: dal 2002, la colonscopia viene proposta come misura precauzionale in Germania a donne e uomini di età superiore ai 55 anni. Nel frattempo, il tasso di mortalità tra le donne è diminuito del 26,5% e negli uomini del 20,8%. Sfruttate questa opportunità e fatevi esaminare.
6 consigli per la prevenzione nella vita di tutti i giorni
Secondo gli esperti, se le persone vivessero in maniera più sana il tasso di cancro al colon verrebbe dimezzato. Questo significa effettuare esami di screening regolari e adottare uno stile di vita sano o perlomeno più sano.
- Praticate un’attività fisica regolare.
- Evitate il sovrappeso.
- Assicuratevi di assumere abbastanza fibre, cereali, leguminose e verdure.
- Mangiate poca carne rossa e prodotti a base di carne lavorata (come la salsiccia).
- Evitate il tabacco.
- Limitate il consumo di alcol.
I fattori di rischio
Alcune persone hanno un rischio individuale o familiare maggiore di sviluppare un cancro al colon. Questi sono i fattori di rischio:
- Rischio familiare: il cancro del colon spesso si presenta più volte all'interno di una famiglia. Quasi un terzo dei casi di cancro al colon è di origine ereditaria e presenta una predisposizione familiare. Chi ha avuto dei parenti che si sono ammalati di cancro al colon deve informarsi sull’età in cui si è manifestata la malattia nel parente e cominciare prima con lo screening.
- La divisione cellulare… un punto debole: visto che, invecchiando, il corpo diventa più vulnerabile, durante la divisione cellulare si verificano spesso delle mutazioni genetiche. Soprattutto a partire dai 50 anni il rischio di cancro al colon risulta più elevato.
- Malattie croniche infiammatorie intestinali: anche le malattie croniche infiammatorie intestinali (colite ulcerosa e morbo di Crohn) aumentano il rischio di cancro al colon.
- Polipi intestinali: chiunque si sia fatto asportare un polipo del colon presenta un alto rischio di polipi ricorrenti. In questo caso, bisogna rispettare gli esami di follow-up raccomandati.
Diagnosi precoce: due metodi
La colonscopia e la ricerca di sangue occulto nelle feci hanno dimostrato la propria efficacia e affidabilità nella diagnosi precoce del cancro al colon.
Colonscopia
La colonscopia è attualmente considerata il metodo più efficace e accurato per la diagnosi precoce del cancro al colon. Il termine colonscopia significa letteralmente “guardare nel colon” e l’esame viene eseguito da un gastroenterologo. Prima dell’esame l’intestino viene svuotato grazie a dei lassativi prescritti dal medico.
Dopo una prima ispezione palpatoria dell’intestino eseguita con un dito, il gastroenterologo introduce nell’intestino un sottile tubo flessibile (endoscopio) a cui sono fissati una telecamera miniaturizzata e una fonte luminosa. Attraverso dei canali all'interno dell'endoscopio, lo specialista può prelevare campioni di tessuto sospetti o rimuovere polipi intestinali dall'intestino. I campioni vengono successivamente analizzati in laboratorio alla ricerca di cellule cancerogene o altre alterazioni. La colonscopia dura tra i 20 e i 30 minuti e di solito viene eseguita ambulatorialmente. Questo metodo è praticamente privo di complicazioni, ma si rivela oneroso ed è percepito come sgradevole.
Esame delle feci
Visto che i tumori nell’intestino sanguinano spesso, la presenza di sangue nelle feci rappresenta uno degli indicatori più importanti di tumore al colon. La quantità di sangue evacuata con le feci è però talmente esigua, che non è possibile vederla ad occhio nudo. Soltanto l’esame delle feci può dimostrare la presenza di sangue occulto. Per il test ricevete un kit per raccogliere i campioni di feci comodamente a casa vostra. Successivamente potete inviare il campione direttamente in laboratorio.
Sangue nelle feci = cancro? Niente affatto. Spesso un sanguinamento ha cause innocue come le emorroidi o l'infiammazione intestinale. Tuttavia, in questo caso, ulteriori test come la colonscopia sono altamente raccomandati.
Buono a sapersi: non tutti i tumori sanguinano. Di conseguenza, anche in assenza di sangue nelle feci potrebbe esserci una malattia tumorale.
Soltanto la colonscopia è in grado sciogliere ogni dubbio, poiché il test delle feci riesce a rilevare un cancro nel 70-80% dei casi, i polipi appena nel 25% dei casi. A titolo di paragone, la colonscopia ha un’affidabilità del 90%. Tramite un solo esame delle feci non è possibile individuare le alterazioni patologiche. Chi ripete l’esame più volte riduce notevolmente il rischio di ammalarsi di cancro al colon.
Lo screening dopo i 50 anni
- In assenza di una predisposizione familiare e di fattori di rischio elevati, lo screening è consigliato a partire dai 50 anni di età.
- Se l’esito della colonscopia risulta negativo, è sufficiente ripetere l’esame una volta ogni 10 anni.
- Si raccomanda di ripetere le analisi delle feci ogni 2 anni. Questi esami costituiscono un’alternativa per coloro che non desiderano sottoporsi ad una colonscopia.
- Se vengono rimossi dei polipi, bisogna ripetere la colonscopia ogni 3-5 anni.
- Nel caso di una predisposizione familiare (casi di cancro al colon in famiglia), la diagnosi precoce salva la vita. Se i malati in famiglia sono familiari di primo grado lo screening deve cominciare al più tardi verso i 45 anni di età. Meglio ancora: una prima colonscopia dovrebbe essere eseguita dieci anni prima dell’età in cui si è manifestato il cancro al colon nel familiare malato.
Per un semplice chiarimento iniziale (senza appuntamento), rivolgetevi alla vostra farmacia di fiducia. I nostri farmacisti vi sapranno consigliare in maniera esauriente. Il test del rischio permette di determinare il tipo di analisi che fa al caso vostro. In base al rischio e ai sintomi il farmacista può consigliarvi di consultare immediatamente un medico. In caso contrario, ricevete un kit per l’analisi delle feci. Il laboratorio recapita i risultati alla farmacia. Il vostro farmacista discuterà con voi i risultati del test.
Trovate una farmacia
Prodotti raccomandati
Nel nostro shop online troverete oltre 60 000 prodotti per la salute e di bellezza. Scopri i nostri prodotti: